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Lazy portfolios: il rischio di cambio

Lazy portfolios: il rischio di cambio


20Feb2022

Information
Andrea Gonzali Blog 2136 hits
Prima pubblicazione: 20 Febbraio 2022

«Gambling: The sure way of getting nothing for something».

Wilson Mizner

I Lazy portfolios sono una modalità di investimento molto efficiente: riuniscono numerosi vantaggi come la semplicità, il basso costo e la diversificazione.

Ognuno di questi verrà approfondito nel vasto articolo dedicato ai portafogli pigri di cui abbiamo condiviso l'indice la settimana scorsa e che verrà pubblicato a breve.

I Lazy portfolios hanno anche alcuni svantaggi: il primo, che vale per qualsiasi lazy portfolio, è l'inefficienza fiscale. Non c'è molto da fare per evitarla, essendo causata dalla discutibile normativa fiscale vigente in Italia.

Il secondo svantaggio è l'alta volatilità che contraddistingue molti – ma non tutti – i portafogli pigri.

L'alta volatilità viene generalmente causata da due fattori:

  • Tipologia del mercato sottostante: più è alta la percentuale di azionario in un portafoglio, maggiore è la sua volatilità.
  • Rischio di cambio: più è alto il sottostante non in euro o non hedgiato, maggiore è la volatilità del portafoglio.

Mentre il primo è un argomento discusso in lungo e in largo, del secondo si trova a malapena qualche traccia in alcuni testi di finanza o in rari articoli che trattano i portafogli pigri.

Perché?

Per diverse ragioni:

  • Il rischio di cambio non è un problema altrettanto grave per gli investitori statunitensi e per questo non viene studiato molto dagli autori americani. Un investitore statunitense che decide di replicare un indice azionario globale non si assume mai un rischio di cambio superiore al 40% del portafoglio, in quanto il 60% circa del sottostante ha come valuta proprio il dollaro americano. Il 40% del portafoglio "scoperto" è un rischio di cambio accettabile, che può essere ulteriormente abbassato hedgiando qualche altra valuta (l'euro o lo yen, ad esempio).
    La maggior parte degli investitori statunitensi, tra l'altro, concentra il proprio investimento nel mercato locale; per loro, significa comunque aver coperto il 60% del mercato globale: un'ottima diversificazione.
  • La portata del rischio di cambio non è ben compresa dalla maggioranza degli investitori e, probabilmente, anche da molti consulenti finanziari. Del rischio di cambio viene quasi sempre analizzato l'impatto sul rendimento di un investimento: se il cambio si muove a nostro favore, guadagniamo di più o perdiamo di meno (e viceversa). Quasi mai vengono approfonditi gli effetti del rischio di cambio sulla volatilità, che quasi sempre viene influenzata più del rendimento.
  • Il rischio di cambio è un fattore di "disturbo" che, se preso in considerazione, complica parecchio il processo di investimento: dovrò diversificare il mio portafoglio non soltanto in funzione dei classici asset (azionario, obbligazionario, commodities), ma anche cercando di attenuarne il rischio di cambio. Non è facile: si deve dare un maggior peso all'area euro, si deve hedgiare una buona parte del portafoglio o si deve fare un mix delle due cose.
    Molti investitori e consulenti preferiscono semplificare il problema: il rischio di cambio viene declassato a un ostacolo facilmente evitabile se l'orizzonte temporale è di lungo termine. Molti sostengono, infatti, che il tasso di cambio regredisca verso la media e l'impatto sul rendimento sia trascurabile.
    Vedremo come questa teoria sia senza fondamento.

Esistono almeno tre convinzioni naif sul perché il rischio di cambio debba essere trascurato in un investimento finanziario: verranno tutte discusse nell'articolo sui Lazy portfolios.

Inoltre, il rischio di cambio sarà analizzato da più angolazioni:

  • Un capitolo dedicato interamente al rischio di cambio e al suo impatto da un punto di vista teorico.
  • Nell'analisi di ciascuno dei 40 Lazy portfolios: ogni backtest sarà effettuato sui Lazy portfolios in USD, su quelli in USD convertiti in EUR sulla base del tasso di cambio giornaliero (USD→EUR) e sui Lazy portfolios in EUR pensati per l'investitore dell'area euro.
  • Un capitolo dove saranno presentati i rendimenti rolling a 5 e 10 anni di ciascun Lazy portfolio in USD, USD→EUR e EUR: questo tipo di analisi viene effettuata raramente, ma riesce a mostrare come il rischio di cambio – se non viene opportunamente mitigato – influenzi in maniera decisiva il rendimento e la volatilità di ogni portafoglio.

Il rischio di cambio non dovrebbe mai essere sottovalutato, a maggior ragione quando si decide di investire attraverso un lazy portfolio.

Nel nostro articolo ne parleremo a lungo e cercheremo di svelarne i suoi lati più nascosti.

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Disclaimer

Tutti i tipi di investimento sono rischiosi. Il livello di rischio può essere più o meno alto e i rendimenti possono variare al rialzo o al ribasso. Ogni investimento è soggetto al rischio di perdita.
I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri.