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Imparare a investire senza una laurea in economia

Imparare a investire senza una laurea in economia


01Nov2021

Information
Andrea Gonzali Blog 2392 hits
Prima pubblicazione: 30 Ottobre 2021

«Imparare senza pensare è fatica sprecata. Pensare senza imparare è pericoloso».

Confucio

È possibile gestire gli investimenti finanziari per contro proprio senza essere laureati in economia?

Sì, è possibile.

Tra l'altro, in un corso di studi universitario in economia non si impara a investire. Nemmeno con la laurea magistrale.

Questo vuol dire che laurearsi è inutile se si vuole investire nel mercato azionario?

Ovviamente no: lo studio e una laurea in economia forniscono un bagaglio di conoscenze fondamentali. Ma si può investire nel mercato azionario anche senza essere laureati.

Quando si parla di investimenti finanziari non ci si riferisce al trading. Il trading è l'acquisto/vendita di azioni o di altri strumenti finanziari su time frame che spaziano da pochi secondi ad alcuni giorni: un'attività non necessariamente sequenziale, ma che può essere eseguita in parallelo.

In un investimento finanziario, invece, si mira a ottenere un incremento del valore del portafoglio su un orizzonte temporale più lungo: da alcuni mesi a molti decenni.

Perché non è necessaria una laurea in economia per investire?

Per due motivi:

  • Ci si può avvalere della consulenza finanziaria di un professionista.
  • Si possono imparare le nozioni essenziali per investire e gestire il proprio patrimonio finanziario in prima persona.

Nel primo caso non c'è molto da aggiungere. Così come quando ho un problema fisico vado a farmi visitare da un medico – un professionista con delle conoscenze specifiche che io non ho –, lo stesso posso fare in materia di investimenti: ho il problema di investire e mi faccio consigliare da un consulente finanziario; un professionista, quindi.

L'affiancamento di un consulente non deve necessariamente durare negli anni: ogni investimento fa storia a sé ma, almeno nei casi più semplici (la maggioranza), tre o quattro conversazioni iniziali e una ogni 6 mesi o un anno possono essere sufficienti.

Ovviamente, così come esistono medici più o meno competenti, avvocati più o meno validi, elettricisti più o meno abili e, in generale, professionisti più o meno esperti, anche tra i consulenti finanziari ci saranno quelli più preparati e quelli meno (e ci saranno quelli che lavorano in pieno conflitto di interessi è quelli che riescono a essere davvero "indipendenti").

Per investire in prima persona, invece, si può iniziare leggendo forum finanziari o informandosi nei molti siti specializzati esistenti.

Ancora meglio, si possono leggere dei libri sugli investimenti e sulla finanza personale e, in un periodo di tempo relativamente breve (sicuramente molto più breve di quello necessario a conseguire una laurea), si possono acquisire le conoscenze necessarie per imparare a muoversi in autonomia: capire quali sono gli strumenti finanziari da utilizzare e quelli da evitare, l'importanza della propensione al rischio e dell'orizzonte temporale d'investimento, nonché concetti fondamentali come la diversificazione, il ribilanciamento del portafoglio e così via.

Prendersi il tempo per capire è fondamentale.

Questo processo di apprendimento non implica niente di straordinariamente difficile ma non è banale e non va sottovalutato, se non si vogliono commettere errori che si potrebbero pagare molto cari.

Di certo, un minimo interesse per gli investimenti e per il mondo finanziario è necessario. Se manca, è meglio seguire la strada del consulente finanziario.

Come già accennato, un percorso universitario aiuta ma non ci si deve aspettare di iscriversi all'università e studiare materie come "Imparare a investire in borsa" o "Imparare a guadagnare in borsa".

All'università questi corsi non si trovano: si dovranno invece sostenere esami di economia, statistica, matematica, matematica finanziaria e molti altri; spesso – ma non sempre – molto teorici.

Queste materie sono ugualmente interessanti e il loro studio permetterà di sviluppare un'apertura mentale e una comprensione del mondo finanziario che sarà molto utile in futuro.

Un ultimo consiglio: se decidete di avvicinarvi al mondo degli investimenti, non cercate scorciatoie, perché non esistono.

Evitate i corsi dove in 3 giorni si impara a guadagnare in borsa, a speculare con le opzioni o a padroneggiare i derivati; evitate chi vende ricette, segreti e formule per arricchirsi in fretta; evitate chi suggerisce, dietro più o meno lauta ricompensa, le azioni da sottoscrivere: se davvero le conoscesse, non avrebbe bisogno di vendervi i suoi consigli.

È indubbio che esistano anche corsi di formazione seri e percorsi di apprendimento interessanti. L'importante è evitare quelli che promettono di farvi guadagnare in breve tempo; quelli, insomma, che sembrano troppo belli per essere veri (e infatti non lo sono).

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